Zuppa inglese: la ricetta della tradizione romagnola

Nonostante il nome possa trarre in inganno, la zuppa inglese è un dolce di origine italiana, particolarmente diffuso in Romagna.

Esistono varie ipotesi sulle origini di questo dessert, ma quella più quotata fa risalire la nascita della zuppa inglese al Rinascimento.

Un diplomatico italiano, di ritorno da Londra, chiese ai cuochi della corte dei Duchi d’Este, di avere come dessert un trifle, ovvero un dolce tradizionale della cultura inglese.

I cuochi tentarono di riprodurlo con gli ingredienti a loro disposizione: la pasta lievitata all’inglese venne sostituita dal pan di Spagna, la panna venne sostituita dalla crema pasticciera. Inoltre furono aggiunti ingredienti come l’Alchermes ed il cacao per rendere la preparazione colorata, proprio come l’originale dessert inglese.

Questo dolce in poco tempo guadagnò una grande popolarità, tanto che fu citato anche dal maestro Artusi nella sua celebre opera La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene.

Siete curiosi di provare a preparare la zuppa inglese direttamente a casa vostra?

Ecco la ricetta:

INGREDIENTI

 

Per la crema pasticciera:

  • 500 ml di latte
  • 85 grammi di zucchero
  • 40 grammi di farina
  • 4 rossi d’uovo
  • Vaniglia

Per completare:

  • 130 grammi di savoiardi (o pan di spagna)
  • Alchermes
  • Confettura di frutta (albicocche o pesche o cotogne)

PROCEDIMENTO

 

Si inizia con la lavorazione dei rossi d’uovo con lo zucchero, in seguito si aggiunge la farina e la vaniglia un po’ per volta. Far bollire il latte e unite nello stesso pentolino anche il composto, mescolando attentamente.
Quando la crema ha raggiunto la consistenza ideale, versatela in un recipiente per farla raffreddare.
Prendete quindi uno stampo, ungetelo con del burro e cospargete il fondo con uno strato di confettura di frutta. Stendete dunque uno strato di crema, poi uno strato di savoiardi bagnati nell’Alchermes e così via.

Speriamo di esservi stati utili con questa semplice ricetta.
Ma se volete assaggiare la regina di tutte le zuppe inglesi, non vi resta che passare a trovarci a La Baia… Manca poco alla nostra riapertura!

6 proprietà benefiche del tonno fresco

Oggi parliamo di uno dei pesci più famosi ed ambiti nel mercato mondiale. Presente in quasi tutti i mari del mondo, il tonno può raggiungere dimensioni imponenti. Pensate che la maggior parte del tonno rosso del Mediterraneo, la specie di tonno con la carne più pregiata, viene acquistata per il mercato Giapponese, dove nel leggendario mercato del pesce Tsukiji, a Tokyo, viene battuto all’asta a cifre folli. A maggio di quest’anno, per esempio, un tonno di 278 kg è stato venduto per la modica cifra di 2.7 milioni di euro (333,6 milioni di yen).

Ma ci sono diverse cose che forse non sapete sul tonno, eccone alcune

Aiuta a mantenersi in forma

Con il suo elevato indice di sazietà, è un cibo particolarmente indicato per chi vuole seguire una dieta equilibrata e non ama esagerare a tavola. Come condimento per la pasta, in un insalata, o anche così com’è, ci fa sentire sazi e ed è facilmente digeribile.

Inoltre, il fatto di essere ricco di acidi grassi essenziali Omega 3, EPA e DHA (alcuni tra i cosiddetti grassi buoni), permette di tenere controllato il livello di colesterolo cattivo nel sangue.

È fonte di preziosi minerali e vitamine essenziali

Per via dei sali minerali contenuti nella sua carne (selenio, fosforo, magnesio, sodio) il tonno aiuta il nostro organismo ad assimilare ferro e calcio, due minerali fondamentali.

Grazie all’apporto di Vitamine B12, PP, D ed E, il tonno può anche essere considerato una buona fonte di vitamine.

Migliora l’umore

Gli Omega 3 contenuti nel tonno non servono solo a tenere controllato il colesterolo, ma agiscono come dei veri e propri anti-depressivi naturali ed hanno anche un’azione efficace nel combattere l’ansia. Insomma, non ci sono scuse, per superare una delusione d’amore da oggi non ci getteremo più sul barattolo della Nutella, ma ci prepareremo una tartare di tonno!

Mantiene in salute le ossa e sostiene la massa muscolare

Abbiamo appena accennato alla presenza di calcio nella carne del tonno, ma in questo caso esaltiamo la sua capacità di mantenere in salute le ossa ed essere un’arma efficace nel combattere artrite, osteoporosi ed altre malattie delle ossa.

Ricco in proteine, inoltre, il tonno è anche un must nella dieta di ogni sportivo, poiché è ottimo nel sostenere e preservare il tono muscolare.

Riduce il rischio di contrarre diverse malattie

Questa è la preferita di ogni genitore per convincere i propri figli a mangiarlo: il pesce contiene gli Omega 3, quindi rende più intelligenti e migliora la memoria. Anche in terza età, però, il consumo di tonno può portare molteplici benefici al nostro cervello. Aiuta infatti a prevenire il verificarsi di malattie degenerative, come la demenza senile e l’Alzheimer.

Il tonno è anche un alimento molto utile per prevenire le malattie cardiovascolari. Recenti studi hanno evidenziato che il Tonno è un prezioso alleato anche nel prevenire il manifestarsi del cancro al seno.

È buono!

Insomma, tutto questo non avrebbe senso se il tonno non fosse anche un cibo buonissimo, forse il più gustoso tra i pesci azzurri! Un’insalata di tonno non è solo un toccasana, per via dei sali minerali, degli Omega 3, delle vitamine e delle proteine di cui è ricco. La carne del tonno è anche (e sopratutto) una prelibatezza, che può essere reinventata ogni volta che la prepariamo, consumata cruda o cotta, darà ogni volta risultati diversi in termini di gusto e profumo!

Il tonno è un elemento di grande valore nella dieta mediterranea, specialmente cotto alla griglia o in padella, ma anche in tutta la cucina asiatica, dove viene consumato crudo, o bollito all’interno di zuppe colme di pesce e verdura. Se però ciò che cercate da questo alimento è l’eccellenza, la sola scelta che vi consigliamo di fare è di provare quello della Baia! Qui i nostri chef preparano ogni giorno tanti piatti a base di tonno, cercando di offrire un’esperienza sempre migliore per chi sceglie di viziarsi con le nostre creazioni.

Vi aspettiamo!

Pesce crudo: pro e contro

In un menù di pesce, spesso e volentieri,  possiamo trovare alcuni gustosi piatti – alle volte anche scenografici  – come carpacci e sfiziose tartare. Il pesce crudo è  piuttosto amato da molti commensali eppure capita che diventi oggetto di discussione a causa di possibili problemi legati alla sua preparazione. Scopriamone di più. 

Quanto è sicuro il pesce crudo?

Come detto, i piatti di pesce crudo possiamo trovarli in moltissimi ristoranti, giapponesi o mediterranei che siano ma è necessario stare attenti a quanto e si consuma il crudo dal momento che per essere servito, deve seguire precise indicazioni di preparazione.

Se il pesce non è abbattuto o pulito adeguatamente, il rischio di contrarre infezioni parassitarie è alto. Diversi parassiti trasportati dai pesci, possono vivere anche negli esseri umani e causare delle patologie molto serie. In più, un altro rischio associato al pesce crudo è l’intossicazione alimentare ed i suoi principali sintomi sono mal di stomaco, nausea, etc. In più, è sconsigliato per le donne incinte consumare del pesce crudo dal momento che possono rischiare di contrarre la Listeria.

Se sei un vero amante del crudo e non riesci a farne a meno anche a casa, si raccomanda di seguire sempre queste indicazioni:

  • Mangiare pesce crudo che è stato abbattuto oppure congelato per almeno 24 ore ad una temperatura che non superi i  -20° C o per 15 ore a -35° C;
  • Ispezionare il pesce prima di consumarlo;
  • Acquistare del pesce refrigerato;
  • Assicurarsi che abbia un’odore fresco;
  • Non lasciare mai il pesce fresco fuori dal frigo per più di una o due ore, dal momento che i batteri possono moltiplicarsi velocemente.

Queste sono tutte indicazioni utili per ridurre al minimo i rischi ed in modo tale da evitare infezioni parassitarie e batteriche.

Quali sono i vantaggi del pesce crudo?

Ad ogni modo se mangiato correttamente, il pesce crudo da un punto di vista nutrizionale è davvero ottimo. Non contiene contaminanti che si possono invece generare durante il processo di cottura ed è anche ricco di nutrimenti quali acidi grassi, omega-3, fosforo, vitamine e proteine.

In più, c’è da dire che nonostante sia diventato molto celebre negli ultimi anni grazie alla cucina nipponica, il pesce crudo è da sempre presente anche nella cucina mediterranea. Infatti, è importante mangiare pesce regolarmente, anche 2 o 3 volte a settimana, così da assimilare al meglio tutte le proprietà nutrizionali che esso contiene.

Quale pesce crudo è l’ideale da mangiare?

Dal tonno al salmone, passando per la ricciola fino all’ombrina, sono molteplici i pesci che si possono gustare crudi. Le ostriche ad esempio sono molto prelibate da gustare così come il branzino, il pesce spada o il dentice. In più, ci sono anche i molluschi che possono essere assaporati crudi come i gamberi, le aragoste e gli scampi.

Presso il ristorante di Cesenatico La Baia,  sono disponibili alcuni gustosi piatti di pesce crudo. Al fine di garantire una portata ricca di gusto e super sicura, il pesce viene attentamente abbattuto e preparato con particolare attenzione come nel caso dell’antipasto Misto Freddo o della Tartare di tonno.

Consulta il Menù o la pagina Facebook del Ristorante La Baia per scoprire di più su tutti i nostri piatti freschi.

 

Ricette veloci e semplici: Tagliolini all’Astice

Pronti per un’altra ricetta de La Baia Ristorante?

Il piatto di cui parliamo oggi è un nostro caposaldo, il Re di tutti i primi a base di pesce. Signore e signori… i Tagliolini all’Astice!

Ricetta dei Tagliolini all’Astice

L’astice è uno dei crostacei più nobili in assoluto dal momento che è ricco di proprietà nutritive come proteine, sodio, fosforo e potassio. Questa volta, ve lo proponiamo in una versione più semplificata rispetto alla nostra, così che possiate realizzarlo anche a casa.

La tradizione prevede che l’astice venga messo ancora vivo a bollire in acqua calda, motivo per il quale in molti oggi preferiscono acquistarlo surgelato.

Gli ingredienti sono (ideale per 4 persone):

  • 400 gr. di tagliolini
  • 2 astici (preferibilmente vivi)
  • 100 gr. di polpa di pomodoro
  • 2 spicchi d’aglio
  • 1 peperoncino
  • 2 scalogni
  • Olio extra vergine di oliva
  • Vino bianco
  • Pepe q.b.
  • Sale q.b.

Procedimento

Lavare bene l’astice, staccare le chele, le zampe e la testa, avendo cura di eliminare il sacchetto di sabbia che contiene. Incidere sui lati la membrana che contiene la polpa della coda, e sfilarla.

Sfilare la polpa anche dalle zampe e dalle chele, aiutandosi con un trita carne (questa è la polpa più prelibata, quindi abbiate cura di non sprecarne nemmeno un po’). Rosolare i gusci e dopodiché metterli in un tegame con scalogno tritato, olio d’oliva e mezzo bicchiere di vino bianco per sfumare.

Aggiungere un mestolo d’acqua, un peperoncino e un pizzico di sale. Portare ad ebollizione ed abbassare la fiamma, fino ad ottenere un brodo ristretto. Se necessario aggiungere poca acqua.

Filtrare il brodo ottenuto con un colino, per poi utilizzarlo dopo in fase di mantecatura della pasta. Cuocere la polpa dell’astice in una padella larga con aglio e scalogno tritato. Sfumare con un po’ di brandy a piacimento.

Aggiungere il brodo ottenuto prima e la polpa di pomodoro tagliata a pezzetti. Aggiustare di sale e pepe e cucinare i tagliolini al dente, aggiungendoli in padella.

Mescolare delicatamente con un forchettone ed eventualmente aggiungere prezzemolo tritato. Il piatto di Tagliolini all’Astice va servito ben caldo e consumato immediatamente.

Si tratta di un piatto semplice ma allo stesso tempo complesso per via della delicatezza della polpa dell’astice, infatti non deve essere cucinata troppo a lungo o diverrà secca e si sfilaccerà.  E voi? Siete riusciti nella preparazione dei nostri Tagliolini? 

Lasciateci un commento sulla pagina Facebook e vi aspettiamo al nostro ristorante di Cesenatico per gustare tanti altri piatti prelibati del Menù!

Dal mare alla padella: Limoni e Mandorle di Mare

Hai mai sentito parlare dei limoni di mare o delle mandorle di mare? Sono due tipologie di frutti di mare molto saporiti ma poco conosciuti, soprattutto nel nostro Paese. Eppure sono dei molluschi presenti in tutto il Mediterraneo e sono degli ingredienti indispensabili nella cucina gourmet. Scopriamoli insieme. 

Limone di mare (o uovo di mare)

È prevalentemente conosciuto come limone di mare o uovo di mare, ma scientificamente è noto come microcosmus sulcatus in base alla sua conformazione. Difatti, intorno al guscio del frutto di mare, si insediano spesso altri organismi tanto da sembrare quasi un giardino o appunto un microcosmo. A causa di ciò, è piuttosto difficile riconoscere il mollusco considerando anche che vive sul fondale marino, in particolare sabbioso e ricco di detriti, e fissato alle pietre dei fondali.

In cucina, il limone di mare è considerato un’ottima fonte di antiossidanti nonché un pregiato ingrediente della cucina gourmet. Contiene soprattutto vitamina C e proteine nobili ed inoltre, presenta un basso contenuto di lipidi e calorie. Il limone di mare è possibile gustarlo sia crudo che cotto, l’importante è che sia fresco e gustato subito.

In generale, questo mollusco è consumato nelle zone costiere del Sud Italia ed in Gran Bretagna, ma è in Francia che viene soprattutto pescato e consumato. Difatti, un piatto tipico francese in cui è indispensabile il limone di mare è il Bouillabaisse, una zuppa di pesce tipica della Provenza. In più, si trova comunemente anche in Europa, dalle coste della Norvegia alla Spagna e nel Mediterraneo (in particolare, nella zona del litorale che dipende dalle maree fino a 300 metri).

Mandorla di mare (Amande)

La mandorla di mare è un mollusco bivalve con un conchiglia robusta e rotondeggiante. Il suo nome scientifico è glycymeris glycymeris e si presenta all’esterno con un colore bruno scuro e all’interno, è bianco crema con sfumature scure.

È possibile per i pescatori trovare questo mollusco nelle acque marine poco profonde, ad esempio su fondali sabbiosi o fangosi, e riesce ad adattarsi ad ambienti acquatici poco ricchi di ossigeno. Ad ogni modo, preferisce insediarsi in acqua con fondali puliti rispetto al limone di mare.

A differenza del limone di mare che come detto tendenzialmente si può trovare nel Sud Italia, le mandorle di mare sono un prodotto quasi sconosciuto in Italia nonostante siano molto saporite. Questo probabilmente perché è un mollusco diffuso sì in tutto il Mediterraneo, ma ha anche una forte presenza nell’Atlantico orientale, dalla Norvegia fino alla Penisola Iberica.

La mandorla di mare viene consumata preferibilmente cruda, magari con una salsa di cipolla oppure al naturale. Può anche essere scottata e sbattuta su un batticarne vista la durezza dell’interno, così da essere servita ben morbida in un’insalata di mare o in un primo piatto ricco di gusto.

Se conoscere meglio le due tipologie di mollusco ti ha fatto venir voglia di assaggiarli, dal ristorante di Cesenatico La Baia li puoi gustare in diversi piatti ricchi di sapore. Consulta il nostro  Menù e la pagina Facebook del Ristorante La Baia per ammirare tutte le bontà.

Storia e leggenda del fritto

In cucina, si sa, il fritto è sempre un must ma sapevate che questa tecnica culinaria ha una storia davvero incredibile e molto antica?

Dagli Egizi fino al Medioevo

I primi a friggere furono gli egizi che iniziarono ad utilizzare questa tecnica di cottura per la pasta dei dolci, ma a differenza dei giorni nostri, all’epoca si friggeva nel grasso o nel lardo degli animali.

Non si sa come sia nata questa tecnica, ma lo scrittore romano Apicio – grande amante della cucina e principale narratore della gastronomia antica – racconta di cibi fritti nel miele cotto oppure in una miscela di garum, olio e vini. Invece, nella società ellenica, pare che i greci friggessero in grandi padelle di terracotta con manico forato così che non si scottassero durante la preparazione della pietanza.

Ad ogni modo, per gli antichi romani e greci, la frittura non era esattamente come la intendiamo oggi. Questa modalità di cucina si è evoluta nei secoli così come si sono evoluti i gusti e le pietanze nelle diverse società. Durante il Medioevo e poi nel Rinascimento, era fondamentale per una buona riuscita del fritto utilizzare i grassi animali, molto comuni tra le classi più agiate ad esclusiva accezione del pesce, che iniziava ad essere fritto solo nell’olio d’oliva.

Tra Roma e Napoli

Arrivando ad oggi, passando per il secolo scorso, il fritto iniziò ad entrare nell’uso quotidiano ed in particolare, ogni regione italiana cominciò a dar vita a tradizioni e a leggende popolari legate a questa tecnica di cottura.

Ad esempio, la storia della pizza fritta napoletana iniziò con la fine della Seconda Guerra Mondiale come nuova tipologia di alimentazione utile a soddisfare i bisogni di un popolo affamato ed impoverito.

A Roma, invece, prese piede la tradizione dei banchetti dediti alla frittura ed in particolare, ai bignè di San Giuseppe – oggi le famose zeppole – e ai supplì, le celebri crocchette fritte ripiene di riso, pomodoro e mozzarella.

Il celebre Fritto Misto di Pesce

Ad ogni modo, fra le preparazioni più amate in assoluto in tutta Italia e non solo, c’è il Fritto Misto di Pesce che ha assunto una sua reale valenza solo durante la metà del 800, quando venne introdotto il servizio ‘alla russa’ al posto di quello ‘alla francese’. Quest’ultimo prevedeva il piatto servito a tavola freddo, cosa che come ben sappiamo oggi non è l’ideale dal momento che la frittura va gustata caldissima.

A questo punto, vi è venuta una gran voglia di Fritto Misto? Vi aspettiamo a La Baia, ristorante a Cesenatico! Tanti piatti del Menù sono preparati con questa gustosa tecnica culinaria ed inoltre, potete consultare la pagina Facebook del Ristorante La Baia per ammirare tutte le bontà.

 

Ricette veloci e semplici: Zuppa ai Frutti di Mare

Le ricette veloci e semplici de La Baia Ristorante continuano!

Questa volta vi consigliamo un piatto davvero ricco di gusto e super speciale. Da sempre presente nel nostro Menù, ve lo proponiamo in una versione più semplice per la preparazione in casa… parliamo della Zuppa ai Frutti di Mare!

Ricetta della Zuppa ai Frutti di Mare

Piatto tipico della nostra tradizione culinaria, può essere preparato in tante modalità diverse e con molluschi differenti in quanto si tratta di una pietanza versatile e fantasiosa.

Prima di spiegare i passaggi da fare per preparare una zuppa ricca di gusto, ci sono un paio di accortezze da seguire. Per prima cosa, bisogna ricordare che la cottura di questo tipo di molluschi deve essere breve, altrimenti si rischia di indurire il pesce. Infatti questi vanno aggiunti al sugo della zuppa, giusto il tempo necessario perché si aprano.  Controllate bene tutte le conchiglie, scartando quelle aperte o rovinate ed inoltre, è importante spurgare bene i molluschi per almeno 2 ore nell’acqua. 

Gli ingredienti sono (ideale per 4 persone):

  • 2 kg di molluschi e crostacei
  • 2 spicchi di aglio
  • 1/2 bicchiere di vino bianco
  • 1 cipolla
  • 1/2 bicchiere di olio extravergine d’oliva
  • 1 kg di pomodoro
  • 8 fette di pane in cassetta
  • prezzemolo q.b.
  • sale q.b.
  • pepe q.b.

Procedimento

Iniziate sciacquando i crostacei e i molluschi come detto in precedenza per circa due ore in acqua, possibilmente salata ed in seguito scottate i pomodori, spellateli ed eliminate i semi. In un tegame, fate appassire la cipolla e l’aglio tritati con l’olio, versate del vino bianco e lasciatelo evaporare. Infine, unite i pomodori e schiacciateli leggermente.

Una volta fatto questo passaggio e il sugo si è ristretto, potete buttare il pescato nel tegame con i pomodori e a fuoco vivo cuocete il tutto per pochi minuti o almeno fin quando tutti i molluschi si saranno aperti.

Mentre la zuppa prosegue la sua cottura, prendete il pane in cassetta e tostate le fette in forno o sotto il grill, poi trasferitele su un tagliere e tagliatele a triangoli.

A questo punto, siete pronti per impiattare la vostra zuppa. Prendete dei piatti fondi o dei recipienti di coccio, versate alcuni molluschi dalla zuppa con un mestolo forato ed in seguito raccogliete il sugo così da versarlo in ogni piatto e sopra ogni crostaceo. Circondate la zuppa di triangolini di pane tostato e servite subito a tavola.

Una volta preparata e gustata la nostra ricetta, vi aspettiamo sulla pagina Facebook del Ristorante La Baia per sapere come è andata e per commentare la ricetta!

Ricette veloci e semplici: Tonno al Pepe Rosa

Voglia di sperimentare una nuova gustosa ricetta?

La Baia Ristorante vi consiglia alcuni piatti freschi e semplici da preparare ai fornelli! Qualche spunto dal Menù, alcuni segreti del mestiere et voilà… Ecco per voi, una nuova bontà homemade da assaggiare con tutta la famiglia. 

Iniziamo subito con un piatto presente nel nostro Menù, ma rivisitato in una versione più semplice e genuina… il Tonno al Pepe Rosa

Ricetta Tonno al Pepe Rosa

È una ricetta semplice da preparare, l’importante è far attenzione al tonno scelto in pescheria o al supermercato. Deve avere un colore vivido, la pelle lucente e la polpa, una volta premuta, dovrebbe tornare ad assumere la forma iniziale. Una volta acquistato, il tonno deve essere lavato per eliminare il sangue e asciugato bene con della carta da cucina. 

Gli ingredienti sono (ideale per 4 persone):

  • 4 filetti di tonno fresco
  • 6 fette di pane in cassetta
  • 50 gr di pepe rosa
  • sale grosso q.b.
  • olio extravergine d’oliva q.b.

Procedimento

Iniziate tritando e spezzettando il pane aiutandovi con un mixer o un frullatore. Prendete i filetti di tonno e tagliateli a fettine con un coltello. Spargetevi sopra il pepe rosa, bagnate il filetto con dell’olio extravergine d’oliva ed impanate con il pane precedentemente sminuzzato.

Una volta fatto questo passaggio, si procede alla cottura del nostro tonno. Se usate una padella, aggiungete un goccio d’olio altrimenti se preferite utilizzare una griglia per la cottura, spennellate leggermente d’olio. La cottura ideale prevede che il filetto rimanga circa pochissimi minuti su ogni lato, quindi l’interno del tonno deve rimanere crudo, mentre l’esterno si cuocerà rilasciando il sapore del pepe rosa.

Se volete aggiungere qualcosa in più per amplificare il sapore del tonno, potete anche aggiungere alcuni cucchiai di riduzione di aceto balsamico con una glassa sul piatto così da conferirgli ancor più sapore.

Una volta preparata e gustata la nostra ricetta, vi aspettiamo sulla pagina Facebook del Ristorante La Baia per sapere come è andata e per commentare la ricetta!

Sano come… un pesce! I benefici

Sano come un pesce! Quali sono le popolazioni più longeve? Quelle che hanno una dieta ricca di pesce fresco. Non è una boutade, ma una verità scientificamente provata. Infatti mangiare almeno due o tre porzioni di pesce da 100 grammi alla settimana garantisce all’organismo benefici, sostanze preziose utili in tutte le fasi della vita.

Perché mangiare pesce fresco fa bene?

Perché contiene sostanze nutritive preziose in grado di apportare importanti benefici al sistema cardiovascolare, abbassare il colesterolo “cattivo” e i trigliceridi, aumentando nel contempo i livelli di colesterolo buono.

Non solo proteine di facile digestione a elevato valore biologico, ma anche Omega 3, grassi mono e polinsaturi, così come minerali tra cui ferro, zinco, iodio, vitamina B e vitamina D. Infatti il pesce non solo combatte gli eccessi di grasso addominale (pericoloso perché aumenta il rischio cardiovascolare) ma – grazie alle presenza di Omega 3 che stimolano il metabolismo – aiuta anche a perdere peso.

Le proteine nobili

Il pesce contiene da 15 a 25 grammi di proteine ogni 100 grammi di prodotto. Sono proteine “nobili” dall’alto valore nutritivo, paragonabili a quelle della carne anche se hanno meno tessuto connettivo e quindi sono più digeribili. Alcuni tra i pesci più ricchi in proteine? Il salmone, il tonno e la spigola.

 I grassi

 La composizione dei grassi è più variabile ed è legata al tipo di pesce. Infatti la percentuale di grassi varia dallo 0.3 al 14%, tanto da permettere la suddivisione in pesci magri, semi grassi e grassi. In generale, il pesce ha in media un contenuto di grasso inferiore a quello della carne, circa del 20%, e i lipidi che contiene sono essenziali perché il nostro organismo non è in grado di sintetizzarli.

Omega 3, gli elisir di lunga vita

 Il pesce è particolarmente ricco di Omega 3, acidi grassi in grado di ridurre i tassi di colesterolo nel sangue. Gli Omega 3 hanno conquistato il grande pubblico per le loro proprietà antinfiammatorie, antiossidanti e metaboliche, preziose nella gestione delle principali patologie occidentali, come diabete, dislipidemie e patologie infiammatorie. Inoltre, gli Omega 3 favoriscono lo sviluppo fetale, per questo motivo, il pesce è consigliato anche durante l’allattamento e gravidanza. Per la terza età invece è molto utile a migliorare lo stato di salute dei malati di sclerosi multipla e Alzheimer.

Fosforo e minerali preziosi

 Tra i benefici del pesce vi è la presenza di sali minerali quali, il fosforo, un potente alleato della memoria; il calcio che protegge la salute delle ossa, perché contrasta la diminuzione di densità ossea dovuta all’età, riducendo così il rischio di osteoporosi e fratture; lo iodio, importante per la salute della ghiandola tiroide.

 Fa bene agli occhi

 Inoltre, il pesce garantisce benefici anche ai nostri occhi. Infatti da alcune ricerche è emerso che il consumo di pesce riduce il rischio di degenerazione maculare, malattia legata all’invecchiamento che, nei casi più gravi, può provocare cecità.

Viagra naturale

 In base ad alcune ricerche universitarie una dieta a base di pesce aumenta anche il tasso di fertilità e migliora qualitativamente il liquido seminale, favorendo dunque il rapporto di coppia.

Meglio iniziare in tenera età

Mangiando costantemente pesce il corpo umano ottiene un importante rafforzamento del sistema immunitario. Infatti assumendo questo cibo fin dalla tenera infanzia si riduce il rischio di contrarre future allergie. Il pesce è inoltre indicato a tutte le donne in fase di allattamento. Il merito è del DHA, un acido grasso presente in tonno e salmone, essenziale per un buon sviluppo della retina e delle cellule cerebrali del bimbo. 

Il menù del ristorante La Baia di Cesenatico offre un ricco campionario di varianti, offrendo prodotti di pesce fresco preparati in modo genuino e nel pieno rispetto delle materie prime. I piatti de La Baia garantiscono un’esperienza gustativa impareggiabile ma anche una preziosa iniezione di longevità.

Ricette veloci e semplici: La Baia Ristorante ti consiglia…

Quante volte vi è capitato di rientrare a casa, stanchi e stressati, e dover mettere qualcosa in tavola per voi ed i vostri figli?

Quante altre, invece, avete utilizzato sempre le solite ricette per mancanza di tempo? 

Se cercate soluzioni pratiche e veloci, noi de La Baia Ristorante vi consigliamo alcune ricette (un primo piatto, un secondo e un dolce) che sapranno coniugare al meglio gusto e semplicità.

Partiamo con un must estivo che a distanza di anni, non perde mai il suo appeal:

INSALATA DI RISO

Questa ricetta (per 4 persone) è la soluzione ideale per chi vuole gustare un piatto fresco, sano e semplicissimo da preparare.

Gli ingredienti sono i seguenti:

  • 320g di riso basmati
  • 1 cipolla
  • 1 fascio di sedano
  • 100g di pomodorini
  • 2 carote
  • 3 scatolette di tonno
  • 1 scatoletta di mais
  • 50g di olive verdi
  • 50g di olive nere
  • sale q.b.
  • olio extravergine d’oliva q.b.

Riscaldate una pentola piena d’acqua e portatela in ebollizione, nel frattempo tritate il sedano e la cipolla. Tagliate adesso i pomodorini a piccoli pezzi e le carote alla julienne. Denocciolate le olive verdi e le olive nere in un’ampia ciotola, preferibilmente in acciaio inox, ed aggiungete tutti gli ingredienti precedentemente lavorati, insieme al tonno ed al mais sgocciolato. Calate il riso nella pentola, salare l’acqua ed aspettate che cuocia.

Una volta pronto, unire il riso a tutti gli altri ingredienti, insieme a due cucchiai ben colmi di olio extravergine d’oliva. Mescolate il tutto, lasciate raffreddare per una decina di minuti e il gioco è fatto. Per chi trova questa ricetta troppo light, si possono anche aggiungere due cucchiai di maionese fatta in casa, per un tocco di sapore in più.

Passiamo ora ad un secondo piatto davvero appetitoso!

POLPETTE DI TONNO

Se pensavate che le polpette fossero adatte solo agli amanti della carne, questa ricetta vi sorprenderà, grazie al suo gusto delicato e morbido.

Ingredienti della ricetta (Per 4-5 persone / 20 polpette): 

  • tonno in scatola 250g (5 scatolette)
  • pangrattato 70g
  • parmigiano q.b.
  • 2 uova medie
  • sale q.b.
  • pepe nero q.b.
  • succo di limone
  • un goccio di latte
  • prezzemolo q.b.
  • olio di semi di girasole 350ml

Cominciare sgocciolando le 5 scatolette di tonno e frantumandolo in piccoli pezzetti. Tritate il prezzemolo e nel frattempo, sbattete le due uova in un piatto fondo abbastanza grande, aggiungendo un pizzico di parmigiano ed un goccio di latte. Versate tutti gli ingredienti in un’ampia ciotola ed aggiungete sale, pepe e il succo di un limone, poi mescolare bene fin quando non avrete ottenuto un composto omogeneo. Lavorate adesso l’impasto con le mani e formate tante piccole sfere, leggermente più grandi di una pallina da ping pong. Nel frattempo, scaldate in una pentola l’olio di semi di girasole e passate le polpette nel pangrattato. 

Una volta terminata questa operazione, immergete le polpette all’interno della pentola e lasciate friggere per 2/3 minuti, finché non assumeranno una colorazione dorata. Scolate le polpette di tonno e asciugatele con abbondante carta assorbente da cucina. Posizionate il preparato in un piatto e lasciate raffreddare per una decina di minuti. Potrete ora gustare le vostre buonissime polpette di tonno.

Infine passiamo al dolce…Impossibile resistere!

TORTA FREDDA AL COCCO E AL CIOCCOLATO BIANCO

Un dolce gustoso e fresco, da preparare velocemente.

Ingredienti per la torta da 22cm di diametro:

  • 250g di biscotti digestive
  • 100g di burro
  • 300ml di panna da montare
  • 250g di yogurt al cocco
  • 200g di cioccolato bianco

Prima di iniziare la preparazione, si consiglia di inserire in frigo la panna da montare insieme alle fruste e alla ciotola nella quale avrete intenzione di montare la panna, in modo da ottenere una panna leggera e spumosa e che non tenderà a smontarsi durante la preparazione della torta.

Innanzitutto, cominciate sbriciolando 250g di biscotti secchi e tritandoli completamente in un apposito tritatutto, fino a ridurli in polvere. Prendete il burro dal frigorifero per poi scioglierlo in una scodellina, mettendolo a bagnomaria oppure nel microonde. Aggiungete il burro fuso ai biscotti tritati e mescolate fino ad ottenere un impasto semi-morbido.

Mettete l’impasto all’interno dello stampo a cerniera, livellandolo con una spatola fino ad ottenere una base di altezza di circa 3cm ed inserire il tutto in frigo. Adesso prendete la panna dal frigo, insieme alle fruste ed alla ciotola, e cominciate a montarla. Una volta ottenuta una consistenza spumosa, aggiungete alla panna lo yogurt al cocco e 3/4 di cioccolato bianco fuso. Mescolate con movimenti delicati dal basso verso l’alto, affinché la panna non si smonti. Versate la crema ottenuta sulla base di biscotto e create delle scaglie di cioccolato bianco da distribuire su tutta la torta. Potete poi inserire il in frigo e far riposare per due o tre ore.

Beh che dire, speriamo di esservi stati di aiuto!

Oltre a provare queste squisite ricette a casa, vi invitiamo anche a La Baia Ristorante per gustare i nostri piatti di pesce di fronte al mare di Cesenatico, sulla nostra splendida terrazza o nel locale interamente finestrato.

Niente di meglio per una giornata all’insegna del relax e della buona cucina! Vi aspettiamo!

“La Baia” Ristorante
Via del Porto 17 (sul navigatore Via Piave 14)
Cesenatico - FC
info@labaia.com
+39 0547 81 190

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